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La costa da Rodi Garganico fino all'estrema punta del Gargano
passando per San Menaio, Peschici e Vieste
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Rodi Garganico è come una rosa ancora in boccio,
aggrappata alla collina bagnata dal mare. Con i
suoi giardini di aranci e limoni, è una piccola
capitale degli agrumi del Gargano. Ma c'è anche
un sostentamento dalla pesca e dal commercio, in
particolare con la costa dalmata. In estate la
sua economia è prettamente turistica.
I monumenti da vedere sono una chiesa in stile
romanico dedicata alla Madonna della Libera, il
portale dell'antico castello della Marchese di Cavaniglie, e il campanile della chiesa in stile
bizantino di San Nicola di Mira.
San Menaio, una stazione del Comune di Vico del
Gargano, è un posto piccolo, con una torre
doganale. Qui si trova la più bella della
spiaggia del Gargano, amata dai bagnanti,
turisti e campeggiatori. Si tratta di un centro
turistico in una valle meravigliosamente verde,
con ville sparse tra gli aranceti, e la sua
pineta che è di fama internazionale, dopo San Menaio la costa del Gargano è una serie di
curve, ognuna delle quali offre una diversa e
splendida vista. Dopo un lungo tratto in salita,
la strada si allarga e diventa improvvisamente
una terrazza affacciata sull'infinito. Qui si
deve fermare, e ammirare l'interminabile distesa
azzurra da torre Monte Pucci, un antico bastione
costruito tempo fa, quando questi luoghi furono
oggetto di incursioni saracene. A sinistra, una
lunga distesa di pini si estende e nasconde i
declivi scoscesi che arrivano fino al mare
profondo che brilla sotto il sole con milioni
di scaglie d'oro. A destra della torre di Monte Pucci, al di sotto dove il mare fa' da sfondo,
sporge uno sperone di roccia su cui vi è un
intrico di travi e reti: questo è il trabucco,
un dispositivo di pesca di antica tradizione che
deriva dai tempi dei Fenici. Quando una delle
travi marcisce è sostituita da una nuova, in
modo che la costruzione originale rimanga
inalterata.
Peschici è arroccato su una roccia, bella di
giorno, ma ancora più bella di notte. Di giorno
le sue case bianche acquistano la luminosità di
perle rosa, sullo sfondo del cielo, di notte il
luogo è splendente di luci che che si unisce
allo splendore delle stelle. C'è un castello
medievale appartenente ai monaci dell'abbazia di
Tremiti, che fu ricostruita nel 17 ° secolo. Ci
sono numerose caverne e grotte nei dintorni di Peschici, che offrono riparo dal calore del
sole. Alcuni di loro (come S. Nicola con la sua
bella spiaggia) sono grandi come cattedrali.
Al di là di Peschici, lungo la costa verso
Vieste, un rinomato centro turistico, Punta San
Nicola e Manacore. Il suo bel nome ricorda la
calda ospitalità della gente del Gargano.
Questi, rocce coste e grotte, e la campagna con
la sua bella vegetazione, sono avvolti in pace.
La costa è un susseguirsi di piccoli promontori
e pianure.
Gli spazi aperti sono circondati da pini, le
creste delle colline da vari tipi di alberi, e la zona verso
Vieste è fra gli olivi giganteschi. Dopo Peschici, la strada di scorrimento
veloce offre una
splendida vista, a pochi chilometri dalla costa,
attraversa colline boscose e coperte di olivi.
Vieste è senza dubbio una delle più antiche
città della Daunia. Lungo la costa di Vieste, le
grotte sono belle e, come a Peschici e Vico del
Gargano,
si trovano reperti archeologici dell'età della pietra. Gli scavi effettuati tra il 1953 e
il 1954 hanno rivelato, intorno alla chiesa di
Merino, i resti delle mura romane, che hanno
confermato l'importanza di Merino, che ha un
acquedotto e fognature. Vieste, tuttavia,
conserva ancora le caratteristiche di una città
antica. Arroccato sulla cima di alte rocce, e
vigilata dal castello svevo che si trova ancora,
a dispetto delle tante guerre che ha visto,
sembra una nave sulla punta estrema del mare
Adriatico. La parte vecchia di Vieste sorge su
una penisola, la chiesa di San Francesco alla
sua estremità. I monumenti notevoli sono la
Cattedrale S. Maria di Merino, che un tempo era
monumentale nel suo splendore con dipinti e
statue; numerose tombe del periodo protostorica
e paleo-cristiano, ed un castello del periodo di
Federico II. La curiosità è suscitata dal
monolito chiamato Pizzomunno, 26 metri di
altezza, e l'isola-roccia su cui sorge il faro,
il luogo è circondato da numerose spiagge, al
centro del paese c'è la spiaggia di «Marina
Piccola», a nord quella di S. Lorenzo e a sud
quella del «Castello», nota per la sua sabbia
fine che è adatta per bagni caldi. Negli ultimi
anni, come per magia, sono sorte tante strutture
ricettive come villaggi e campeggi che sono
pieni di genti provenienti da tutto il mondo, e
di alberghi di tutte le tipologie.
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